Le origini dei DangerLies risalgono al periodo in cui gli Zumberpunk, si sciolsero per varie incomprensioni ed il loro batterista Spino McKallan entrò a far parte dei BlackHammer. Dopo un periodo di assestamento, dovuto a cambi di line up e alla scelta riguardante la direzione artistica da intraprendere, la band cambia il monicker in DangerLies, affinchè quest'ultimo possa rispecchiare al meglio le radici hard rock del combo tricolore. Dopo un temporaneo scioglimento, Waster Baylice, Spino McKallan e Cloud si ritrovano a provare le songs dei Guns n' Roses in un freddo, buio e sporco garage, quindi si danno da fare per trovare un buon singer. Passano mesi, e dopo aver suonato con un cantante molto bravo ma inadatto, i ragazzi trovano Dave e giungono così alla line-up attuale. La band divide da subito la propria proposta in due tronconi: il primo dedicato alla riproposizione delle songs dei Gun n' Roses, il secondo incline alla stesura e realizzazzioni di pezzi propri. "Have You Seen Everything!?" rappresenta il demo Ep di debutto dei DangerLies ed ovviamente testimonia questa duplice anima del gruppo, essendo diviso al 50% fra songs originali e covers dei Gunners! Su quest'ultimo lato la prova dei nostri è del tutto inappuntabile e il cantato di Dave è davvero sorprendentemente simile a quello di Axl. Anche la pronuncia, molto spesso punto debole per le band italiche, non è affatto male! Venendo alle realizzazioni proprie dei DangerLies troviamo "Rock Till You Can". Il brano decolla con un gusto vicino a quello degli Hanoi Rocks con la voce di Dave impegnata su tonalità basse, poi nel refrain torna fuori il background più Guns oriented, mentre nell'intermezzo vi è molta melodia, la quale viaggia verso territori comparabili a XYZ et similia. Una prova eterogenea e di rilievo, la quale pecca esclusivamente nell'apparire sin troppo prolissa. "Dreamin'" è invece il brano che preferisco. Una ballata che lega il pathos dei 70's, menziono i Led Zeppelin, con alcune armonie 80's. In definitiva i DangerLies dimostrano con "Have You Seen Everything!?" di avere tutte le carte in regola per abbandonare progressivamente la dimensione di cover band al fine di mirare ad aspirazioni ben più alte. In Italia è più facile trovare spazi per suonare dal vivo e guadagnare qualche soldino facendo covers, ma a volte è neccessario gettare via i timori ed uscire da una dimensione che oramai sembra davvero troppo stretta! Forza e coraggio ragazzi, ci sono tutti i presupposti per un futuro radioso!

Recensione realizzata da Bruno Rossi